Da Frenzel a Mouthfill

Adesso proviamo a fare questo passaggio molto importante  della compensazione. Iniziamo innanzitutto a dire che entrambe le tecniche hanno bisogno di pressione, quindi sostanzialmente dobbiamo chiudere le narici per poter creare pressione nella cavità nasale e di conseguenza riuscire ad aprire le tube. Adesso però andiamo a scoprire le differenze sostanziali di queste due tecniche compensatorie. Frenzel:In questa manovra compensatoria l’aria si trova tra la lingua e il palato ed usiamo la lingua come pistone per creare pressione. Mouthfill:In questa manovra compensatoria abbiamo invece l’aria in tutta la cavità orale, la lingua è bassa,  così possiamo caricare molta più aria in bocca. Con questa manovra noi facciamo pressione prima con la mandibola, poi con le guance e poi con la lingua. Quindi possiamo dire che l’ultima parte del Mouthfill è un Frenzel. Quindi in questo passaggio fondamentale di queste due tecniche compensatorie abbiamo anche un’altra differenza sostanziale che è il carico. Per carico intendo la traslazione dell’aria dai polmoni alla bocca. Nella tecnica del Frenzel dobbiamo pronunciare la lettera “N” e quindi creare il blocco lingua, mentre con il Mouthfill facciamo il carico con la lettera “M” e passare quindi dal blocco lingua al blocco labbra. Adesso però per iniziare a fare questo passaggio, dobbiamo munirci o di un “Eqtool” oppure di un “Otovent” Otovent: E’ uno strumento che viene utilizzato per malattie Otorinolaringoiatriche. E’ uno strumento utilizzato dai bambini che hanno infezioni nell’orecchio medio dovuto ad una poca ventilazione. EqtoolQuesto strumento inventato qualche hanno fa, ci permette con la connessione via Bluetooth al nostro telefono di vedere tramite un APP, le pressioni che utilizziamo sul telefono e di gestirle. Questo nuovo strumento è stato inventato prevalentemente per la compensazione degli apneisti ma in futuro avrà anche uno scopo medico per il campo dell’ Otorinolaringoiatria. Adesso quindi andiamo avanti con questa procedura. Prima di tutto dobbiamo apprendere questi passaggi a secco e poi poterlo passare in un secondo momento in acqua. Se siamo muniti di un Otovent quindi possiamo procedere ad alcuni esercizi:

  1. Gonfiare il palloncino dell’ Otovent facendo il carico della “M”.

  2. Adesso con il palloncino dell’ Otovent gonfio, espirare tutta l’aria dai polmoni, tirare su il diaframma e poi mettere l’Otovent in una delle due narici, serrare l’altra narice. Adesso una parte dell’aria del palloncino entra nella cavità nasale e nella cavità orale andando a gonfiare tutta la bocca. Adesso inizia l’esercizio andando a chiudere la mandibola e creando pressione che allo stesso tempo va a gonfiare il palloncino.
  3. Procediamo adesso con la stessa parte dell’esercizio n°2 ma aggiungendo adesso alla mandibola anche le guance.
  4. Ultimo esercizio quindi comprende la mandibola, le guance e per finire la lingua. 

Adesso procediamo invece agli esercizi con il nuovo strumento Eqtool.

Con questo strumento possiamo creare delle vere e proprie tabelle di allenamento per la compensazione. Si creando dei tempi di recupero e tempi di esercizio.

  1. Fare il carico “M” e controllare sul telefono che nel momento che iniziamo a fare il carico il diagramma non vada in negativo ma che sia sempre in positivo.
  2. Creare una tabella 1’ respiro e 15” esercizio. Adesso che hai questa tabella e nominata poi iniziare con l’esercizio. In pratica fai il carico della “M” e poi una volta finito il carico provi a muovere solo la mandibola tenendo una pressione costante guardando il diagramma che ti appare sul telefono.
  3. Creare un’altra tabella 1’ respiro e 20” . Adesso aggiungiamo alla prima parte anche le guance, muovendo prima la mandibola e poi le guance, creando sempre una pressione costante.
  4. Creare un’altra tabella 1’ respiro e 30” . Questa è l’ultima parte e la parte che dovremmo ormai aver acquisito con il Frenzel. Quindi partiamo muovendo prima la mandibola, poi le guance e poi al finale la lingua ed anche in questo caso cercando di avere sempre una pressione costante.

Spero che questa lettura ti serva di aiuto per migliorare la tua tecnica compensatoria.

Se hai delle domande da fare non esitare a scrivermi nei commenti.

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